Il nervo alveolare inferiore raccoglie informazioni sensitive di regioni anatomiche localizzate tra il labbro inferiore ed il mento per la parte cutanea, la genviva buccale e gli elementi dentari per quella intraorale; la sua lesione può verificarsi come complicanza di interventi chirurgici (estrazione del terzo molare, terapia endodontica, chirurgia implantare sono le cause più frequenti), come lesione in seguito ad un trauma del terzo inferiore del volto, o rendersi necessaria in quanto parte di un intervento demolitivo a carico del corpo mandibolare per patologie sia benigne che maligne.
I sintomi riferiti dal paziente sono rappresentati da un grado variabile di riduzione della sensibilità della cute del mento e del labbro inferiore fino alla anestesia completa, dolore e un’associazione variabile di sintomi neuropatici (formicolio, sensazione di “scossa elettrica”). La perdita della sensibilità può inoltre essere causa di involontario scolo di saliva dalla bocca, e difficoltà nell’articolazione fluente della parola. Il deficit a seconda della causa scatenante, può essere temporaneo o perdurare nel corso dei mesi dalla sua insorgenza.
La diagnosi si basa sulla visita del paziente, sulla raccolta di informazioni cliniche che possano aiutare nel definire la causa del danno nervoso, e sulla esecuzione di test neurosensoriali standardizzati che permettano di obiettivare il tipo di lesione e la sua entità. La classificazione della funzione del nervo sensoriale grazie ad una scala di valutazione internazionale (Medical Research Council Scale – MRCS), ha fornito ai medici un metodo di confronto accurato e riproducibile, quando si esaminano pazienti durante visite consecutive, e può essere utilizzato in ambito di ricerca per valutare i risultati di vari studi. Il principio su cui si basano questi test è la misurazione oggettiva della risposta a stimoli applicati al paziente (es. termico, tattile…) e alle sue caratteristiche (es. direzione dello stimolo) mediante l’utilizzo di strumenti specifici. In casi selezionati test elettrodiagnostici possono confermare le informazioni raccolte con l’esame clinico, e trovano applicazione soprattutto in ambito medico-legale.
Il trattamento delle lesioni del nervo alveolare inferiore varia a seconda dell’entità del danno, della sua causa, e soprattutto del tempo intercorso tra l’innesco della lesione e la visita del paziente. Gli approcci terapeutici vanno dalla terapia farmacologica, alla revisione chirurgica per l’eventuale rimozione della causa scatenante (per esempio compressione da impianto), alla ricostruzione del nervo in casi di grave lesione. Quest’ultima procedura viene eseguita in microchirurgia e può essere necessario ricorrere all’utilizzo di un nervo donatore prelevato da un altro distretto anatomico del paziente (per es. il nervo surale).
NOTE BIBILIOGRAFICHE
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